SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Lavorare insieme: un imperativo per dare senso alle attività sul Territorio

Cari amici, sta per iniziare il periodo da dedicare all’8xmille. Non conosco ancora i risultati raggiunti lo scorso anno relativi alle firme dell’8xmille a favore della Chiesa cattolica, però posso asserire con certezza che non dovremo comunque abbassare la guardia. In nessun caso. Possiamo infatti prevedere che il 2024 sarà un altro anno in cui […]
9 Aprile 2024

Cari amici,

sta per iniziare il periodo da dedicare all’8xmille. Non conosco ancora i risultati raggiunti lo scorso anno relativi alle firme dell’8xmille a favore della Chiesa cattolica, però posso asserire con certezza che non dovremo comunque abbassare la guardia. In nessun caso.

Possiamo infatti prevedere che il 2024 sarà un altro anno in cui sentiremo in modo chiaro e “doloroso” la competizione che lo Stato ci sta facendo nella raccolta delle firme. Anche quest’anno soffriremo per un cambio “unilaterale” delle regole del gioco: infatti nell’ambito della possibilità di scelta di destinazione dei fondi assegnati allo Stato è stata aggiunta la destinazione delle opere per il contrasto delle dipendenze patologiche….e stimiamo che per questa ragione potremmo perdere altre 800.000 firme.

Il lavoro di squadra, la collaborazione e il senso di appartenenza sono, quindi, elementi che non possono essere sottovalutati. Oggi, con l’avvio del progetto unafirmaXunire 2024, siamo chiamati a coinvolgere tutte le nostre comunità facendole sentire corresponsabili del sostegno alla Chiesa. Lavorando insieme possiamo raggiungere obiettivi che altrimenti sarebbero inarrivabili.

La reale condivisione in parrocchia delle cose da fare per raccogliere le Certificazioni Uniche crea sinergie che portano ad una maggiore consapevolezza che, talvolta, manca nelle assemblee locali. Lavorare insieme consente di massimizzare l'effetto delle risorse, materiali e umane, che mi rendo conto spesso sono limitate. Ma permette anche di raggiungere obiettivi comuni, di creare legami più stretti, di rafforzare il senso di appartenenza e di responsabilità verso la propria parrocchia e la Chiesa tutta.

Questo senso di coesione ecclesiale è fondamentale per affrontare sfide più ampie, come la promozione del sostegno economico alla Chiesa attraverso i progetti che ormai conoscete tutti e che possono essere approfonditi collegandosi al Portale Uniti in Rete.

In conclusione, non scoraggiatevi dalla portata della sfida, è grande! A volte sembra addirittura molto più grande di noi…e ci sentiamo come sant’Ambrogio che non voleva diventare vescovo di Milano.

Parlando di lui il Card. Martini in una sua omelia diceva:Fu proprio la coscienza della sua pochezza di fronte al grande compito che lo spinse, secondo la leggenda, a fuggire errando per le campagne attorno a Milano, per non addossarsi un peso che avvertiva superiore alle sue forze.

Immagino (dice Martini) che in quel vagare notturno il Signore gli ispirasse qualche parola simile a quella riportata dal vangelo secondo Luca (12,31): "Non temere, piccolo gregge, perché è piaciuto al Padre vostro di darvi il suo regno". È infatti alla piccolezza e inadeguatezza che viene offerta la grazia: piccolissimo è il granello di senapa gettato nella terra, poca cosa è il pugno di lievito nascosto nella pasta, insignificante è il piccolo gregge di fronte alle mandrie sterminate. Eppure, anche la pochezza umana e l'apparente insignificanza storica, lette alla luce della fede, possono diventare albero frondoso, far fermentare una massa, rallegrare un pascolo”.

Ispiriamoci dunque alla figura di sant’Ambrogio che diventa lievito, operiamo insieme per raggiungere obiettivi condivisi e dare senso alle molteplici attività sul Territorio: noi con voi e voi incaricati con i vostri referenti in diocesi, in parrocchia e nelle vostre comunità. Investite umanamente nel potenziale della viva corresponsabilità e nella collaborazione con le altre realtà ecclesiali continuando così ad assicurare alla nostra Chiesa le risorse necessarie per la sua missione di annuncio della salvezza.

Fin da adesso vi ringrazio per quanto farete e vi auguro buon lavoro anche a nome del nuovo presidente del Comitato Mons. Ivan Maffeis e di tutto il Servizio Promozione.

Massimo